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19 09 2013 | Rimini | Destinazione Italia, Pizzolante: Spiagge già in gestione fuori da campagna per investimenti esteri

Giovedì, 19 Settembre 2013

tortora-scuroRimini | Destinazione Italia, Pizzolante: Spiagge già in gestione fuori da campagna per investimenti esteri

 

Se ne inizierà a discutere domattina in Consiglio dei ministri: è il decreto Destinazione Italia e al suo interno parla anche di spiagge e demanio. Giovedì il dossier arriverà sul tavolo tecnico dedicato al demanio istituito presso il Ministero dell'economia cui siede anche il deputato del Pdl Sergio Pizzolante che dal suo diario Facebook già si dichiara "contrario". "Mi aspetto che il tavolo di giovedì confermi la linea condivisa nella riunione di luglio"."Le spiagge italiane, quelle che hanno già una gestione imprenditoriale, non possono essere oggetto di una campagna per gli investimenti dell'estero verso l'Italia. Dobbiamo garantire la continuità della gestione per valorizzare un servizio competitivo e tutelare 30mila imprese nate sulle aree demaniali", aggiunge il deputato raggiunto al telefono. 

Non usa mezze parole il deputato del centro destra anche perché da indiscrezioni, filtrate attraverso il Sole24Ore, (davvero "a sorpresa", come specifica il quotidiano di Confindustria) nel decreto entrerà la liberalizzazione delle concessioni balneari. Tutto da rifare rispetto alla primavera quando, con parere contrario del governo e il rischio di una multa Ue (la ragioneria dello stato aveva quantificato il rischio di una sanzione Ue in un importo tra 10.880 e 652.800 euro al giorno), il parlamento ha votato la proroga di 5 anni (fino al 2020) inserita nel decreto sviluppo bis del governo Monti?
La questione si avvia verso una riapertura con il 'pericolo' di nuove gare anche per sanare la posizione dell'Italia nei confronti di Bruxelles, col rischio però di richiamare le voglie di investitori d'oltralpe. La liberalizzazione scatterà per i grandi affitti a uso commerciale (con canone annuo superiore a 60mila euro ovvero 250mila per gli alberghi) e prevederà modifiche per il cambio di destinazione d'uso, che dovrebbe diventare più semplice per i grandi investitori.


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